Bnergamo’s Weblog

Archive for novembre 2013

Li chiamano i cacciatori di bug, gli smanettoni capaci di trovare falle nei sistemi di sicurezza dei principali sistemi operativi.

I Bug Bounty contrastano il black market, spazi virtuali frequentati da cyber criminali che vendono i bug trovati, numeri di carte di credito rubate.

La novità si chiama , un programma soponsorizzato da Facebook, Google e Microsoft che prevede premi che vanno dai 200 ai 5.000 dollari agli hacker impegnati a segnalare i bug di diversi sistemi.

«Tutti e 5 i figli di Berlusconi, in modo compatto, hanno chiesto la grazia» per il cavaliere: la…

 Fonte:  ilmessaggero.it /blog/laura_bogliolo/_5000_dollari_per_fingersi_hacker/0-53-2734.shtml

L’attuale allenatore dello Zenit San Pietroburgo Luciano Spalletti ha allontanato per il momento le voci che lo vorrebbero alla guida della Nazionale italiana dopo Prandelli: “Il fatto che io sia supportato dai tifosi italiani dopo quattro anni che sono all’estero e’ per me una grande soddisfazione, ma io vorrei che il piu’ votato fosse proprio Prandelli per il grande lavoro svolto e sarebbe bene che rimanesse lui.

Io ho un altro anno di contratto e restero’ qui, anche se noi allenatori si puo’ anche essere mandati via.

Io ho la fortuna di allenare e quindi spero sia preso uno che per adesso non lo fa”.

I dati di traffico di Calciomercato.com sono certificati AudiWeb.

 Fonte:  calciomercato.com /mercato/zenit -spalletti-io-ct-dell-it alia-meglio-prandelli-652330

(ASCA) – Roma, 4 nov – ”La manovra dovrebbe essere terreno di confronto tra chi ha a cuore il Paese e invece siamo come al solito ad un pezzo della politica che pensa solo alla propria sopravvivenza anziche’ dire come si rafforza un impianto che per la prima volta non aumenta le imposte e diminuisce la pressione fiscale, poco ma la diminuisce”.

La colpa e’ del legislatore e noi abbiamo il dovere di porvi rimedio, altrimenti danneggeremmo le imprese italiane che pagano le tasse e operano sul territorio nazionale.

Questo capita sulla raccolta pubblicitaria, e’ il caso di Google ma anche di tantissime altre aziende, cosi’ come nel commercio on-line che tocca tantissime altre aziende che operano in Italia rispetto ad altre che hanno sede magari in Lussemburgo e pagano l’Iva al 15% invece che al 22%”.

”Quella che propongo non e’ una nova imposizione – risponde Boccia – ma un tentativo moderno di creare un meccanismo di giustizia fiscale sui servizi prodotti sulla rete da imprese non italiane ma che si occupano di Italia, perche’ se ci si rivolge ad una multinazionale per fare pubblicita’ sul territorio italiano non mi si puo’ raccontare che il business e’ internazionale, e’ italiano e le tasse vanno pagate in Italia”.

 Fonte:  it .notizie.yahoo.com /legge-stabilit a-boccia-pd-tax-per-fisco-moderno-170200271.html